Questa mattina mi sono commosso quando qui alla balaustra ho visto la piccola vostra compagna¹ che è venuta per ricevere Gesù. L'ho vista accompagnata dal suo Angelo custode, guardata con compiacenza dal Cielo e ho pensato: «Ecco, è una lontanissima figura di quello che è avvenuto a Gerusalemme tanto tempo fa. Portata dalla sua mamma e dal suo papà, guardata con compiacenza infinita dalla SS.ma Trinità, da tutti gli angeli, una bambina di appena tre anni si è presentata al tempio, e lì nella preghiera, nel ringraziamento, nell'amore, nel lavoro, il Signore l'ha preparata perché nella pienezza del tempo (cf Gal 4,4) diventasse madre del Verbo di Dio».
Allora ho ringraziato il Signore per la vostra compagna che ha ricevuto la Comunione, per voi che oggi celebrate la festa della vostra grande patrona, della vostra Mamma del Cielo, Immacolata, Madre di Dio, Assunta in Cielo anima e corpo, nostra protettrice e nostra regina. E voi vi siete unite a me per ringraziare.
Basta questo ringraziamento? No. Per avere la protezione della Madonna dobbiamo imitarla un po' nella nostra vita: con la sua protezione andrete certamente in paradiso. Vi dico anche che io ho sempre detto al Signore per voi, con fiducia illimitata: «Signore, donaci che le bambine che vengono nella nostra casa, che vengono a pregare qui nella nostra chiesa vadano tutte in paradiso» e sono convinto che questa mia preghiera sia ascoltata. Imitare la Madonna vuol dire imparare qualche cosa da lei. Lei tanto piccola è andata al tempio: anche voi siete andate al tempio quando eravate piccole, quando siete state battezzate; siete andate quando avete ricevuto la Cresima e siete diventate soldati di Cristo; ora ci venite tutti i giorni per crescere nella fede e nell'amore al Signore e così domani possiate fare tanto bene nel mondo. Siete qui proprio perché cresca la grazia in voi, perché si apra la vostra intelligenza e si nutra di pensieri umani e divini per poter essere portatrici di fede, di sapienza, di gioia e di amore nella scuola - sarete tutte maestre, no? – e nella vostra casa.
Allora cercate di essere piccole, che vuol dire essere semplici, delicate, umili, servizievoli, condiscendenti; vedete di conoscere il Signore, perché adesso siete qui per questo, di studiare, di essere sempre in grazia. Il Signore vi ha fatto una grazia grande facendovi venire qui, nella casa delle vostre suore, che certamente non possono sostituire le vostre mamme, ma vi seguono e vi aiutano con tanto amore per educarvi, per prepararvi al vostro avvenire, che vi auguro pieno di grazia, di pace, di gioia.
La Madonna è entrata nel tempio, ma in lei lo Spirito Santo si è formato il tempio più bello, più prezioso della santissima Trinità. Voi siete venute in questa casa e io chiedo, con amore spirituale di padre e di sacerdote, che il vostro tempio, che è il vostro cuore, sia sempre abitato dalla santissima Trinità, non sia mai profanato dal peccato. Allora si realizzerà quello che ho domandato in modo speciale per voi: «O Signore, che hai voluto fosse presentata al tempio in questo giorno la Vergine Maria che sarebbe diventata la Madre di Dio, dacci la grazia che imitandola, seguendo i suoi esempi, specialmente diventando piccoli, possiamo essere presentati un giorno come pietre vive nel tempio della tua gloria che è il paradiso. Così sia!».

¹ In alcune occasioni particolari le educande dell’Istituto Sacro Cuore, adiacente alla Casa Madre, partecipavano alle celebrazioni liturgiche delle Suore e Don Boccio era solito rivolgere anche a loro qualche pensiero della sua omelia.