Giugno è il mese dedicato al Sacro Cuore: la Chiesa ci offre un tempo per fissare lo sguardo su “Colui che hanno trafitto” e avvicinarci con fiducia alla fonte inesauribile dell’Amore misericordioso. Un’occasione importante per non dimenticare che “il Signore ci ama con tenerezza. Il Signore sa quella bella scienza delle carezze, quella tenerezza di Dio. Non ci ama con le parole. Lui si avvicina e ci dà quell’amore con tenerezza. Vicinanza e tenerezza!”(Papa Francesco).
Culmine di questo tempo sarà la celebrazione del prossimo 27 giugno, Festa del Sacro Cuore, festa dell’Amore per eccellenza, quello che Gesù è venuto a farci conoscere con la sua stessa vita.

 

notizie201406Presso la Casa Madre delle Piccole Figlie a Sale (Al) il programma della giornata sarà il seguente:

-    Ore 9.30 per tutte le Piccole Figlie, relazione di P. Bartolomeo Sorge sj: “Il Sacro Cuore: Vangelo della divina misericordia”.
-    Ore 21.00 celebrazione della S. Messa per tutti presieduta da P. Bartolomeo Sorge sj, animata dal coro “Le note di Dio” della parrocchia di Sale.

In occasione delle iniziative programmate per il 90° della Congregazione sabato 28 giugno sempre presso la Casa Madre a Sale si terrà l’incontro dei Laici della Famiglia del Sacro Cuore.
Il programma della giornata sarà il seguente:

-    Ore 9.45 relazione di P. Bartolomeo Sorge sj: “La Famiglia laicale del Sacro Cuore per il nostro tempo”.
-    Celebrazione della S. Messa.
-    Ore 15.30 relazione dei gruppi di lavoro e condivisione con il Relatore.

Per informazioni e adesioni potete contattare Sr Lucia: tel. 0131.84184; e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


“Sì, figliole, lo ripeto, nel suo Cuore divino
Gesù è la fonte della misericordia che salverà ancora una volta l’umanità.
E questa fonte sta per aprirsi come un fiume immenso ad inondare l’umanità di amore,
e aprendosi darà principio a questa era nuova, a questo mondo nuovo desiderato,
annunciato con ferma speranza, con fiduciosa certezza…”
(Don A. Boccio)