I fioretti della piccola Betlemme
Qualche giorno prima del 25 marzo 1924, data in cui sorge la Congregazione delle Piccole Figlie del Sacro Cuore, Guglielmina Remotti e le tre giovani che con lei avevano deciso di consacrare la propria vita all’Amore misericordioso (Pierina Leoni, Ines Goggi, Teresa Soncini), si recarono dall’allora vescovo di Tortona per ricevere la paterna benedizione.
Alla sua domanda se avessero preparato la casa, Guglielmina rispose: “La mia, Eccellenza, una povera capanna di Betlemme!”. E lui, sorridendo, rispose: “Bene, bene! Dalla capanna di Betlemme venne la redenzione del mondo, dalla capanna di Sale verrà il trionfo del Sacro Cuore!”.
E così, da quel giorno, la prima casa della nascente Congregazione divenne ed è tuttora la “Piccola Betlemme”.
Il clima nel quale scorrevano le giornate delle prime Sorelle era scandito dal lavoro sodo, dalla preghiera, dal sacrificio per i pochi mezzi a disposizione, ma soprattutto da una profonda gioia che si traduceva in abbandono fiducioso nella Divina Provvidenza che mai mancava di riservare delicatezze a quelle giovani donne desiderose di vivere solo per Dio secondo l’ideale trasmesso loro da Don Amilcare Boccio, Padre e Fondatore dell’Opera.
I racconti di quella prima comunità, riportati a viva voce dalle nostre Sorelle, sono veri e propri “fioretti”, piccoli quadri in cui traspare la freschezza dello spirito delle origini diventando così per chiunque li legge invito a vivere con semplicità evangelica una vita interamente dedita a far conoscere e a far amare l’Amore del Cuore di Gesù.
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Nella nostra Piccola Betlemme
Scodelle… e spirito profetico
La mia vocazione
“Lo dice Don Boccio, lo dice il Signore!”
La nostra giornata in comunità