chisiamo storia 2 1 fioretti della piccola betlemme 4Agli inizi dell’Opera venne da noi una giovane che desiderava farsi suora. Ella si presentò subito come creatura di preghiera, quasi dimentica delle quotidiane necessità.
Un giorno uscì per acquistare una scodella e tornò con una tazzina, forse la più piccola del negozio. Quella tazzina, tanto minuta, stupì un po’ le mie consorelle le quali, per contrasto, pensarono alla grossa scodella che mi aveva dato la mamma. Tutte le volte che la tazzina capitava vicino alla scodella erano risate a non finire.
Un giorno, il nostro Padre volle sapere il motivo della nostra ricreazione più allegra del solito. Mamma Margherita [era la seconda moglie di Giacomo Remotti, padre di Guglielmina, rimasto vedovo in giovane età, ed ella visse nella prima comunità consacrandosi lei stessa come religiosa] gli disse che erano in gioco due scodelle, una grossa e l’altra piccolissima. Egli chiese di vederle e domandò di chi fossero. Fissò la grossa e disse: “Questa figliola è nostra, cioè dell’Opera; l’altra tornerà nel mondo e non la vedremo più”. Così avvenne.

Madre Teresa Soncini