chisiamo storia 2 1 fioretti della piccola betlemme 2Ero giovane, piena di vitalità, di desideri grandi, ma senza ancora un orientamento preciso per la mia vocazione.
Ebbi modo di incontrarmi con Madre Guglielmina, allora signorina, al termine di una recita. Lei si avvicinò per complimentarsi con me della rappresentazione e mi lasciò la pagellina della “Pia Pratica di Unione con Dio”. Nel consegnarmela mi invitò a far entrare lo spirito di quella preghiera nella mia vita quotidiana. Questo fu il primo di tanti altri incontri che valsero a illuminare e darmi più fiducia nel mio cammino spirituale.
Partecipavo con assiduità alle riunioni tenute da Don Amilcare e Guglielmina nella sua casa, culla della nostra Opera. Il tono era la preghiera, l’entusiasmo, la fusione dei cuori, una sana allegria. Intorno a noi si ignorava ogni cosa ed era tanto bello.
Il 25 marzo 1924 fu festa di luce e di ringraziamento: mi ero consacrata all’Amore misericordioso che finalmente coronava le mie ansie. La festa si svolse verso le 17, sotto una pioggia torrenziale che noi interpretavamo come abbondanza di grazie. Il clima era quello di una famiglia in festa raccolta intorno al nostro Fondatore Don Amilcare Boccio. […]
La festa passò come un sogno e mi ritrovai suora, accanto a Madre Guglielmina, allora Sorella maggiore. I pronostici della prima notte in convento erano piuttosto allarmanti e Madre Guglielmina sentiva la responsabilità delle nuove funzioni materne. Fu allora che ella, nel cuore della notte, accesa una candela, si diresse nel dormitorio e con suo grande stupore vide placidamente addormentate le prime Piccole Figlie del Sacro Cuore.

Madre Teresa Soncini