chisiamo storia 2 1 fioretti della piccola betlemme 3Il 2 agosto 1923 ho vissuto il mio primo incontro con Don Boccio. Stavo pregando al santuario della Madonna della Ghiara a Reggio Emilia e rimasi colpita dal suo atteggiamento di fervore che mi fece pensare a un’anima innamorata di Dio.
Gli chiesi di confessarmi e lui, dopo aver ascoltato i miei desideri, mi parlò di un nido che il Signore stava preparando. Poco tempo dopo mi invitò a Sale per conoscere Guglielmina… tutto mi aveva affascinato di quella breve visita.
Parecchie volte il Padre è passato da casa mia: la mamma aveva tanta fiducia e tanta confidenza in lui che quando partiva metteva da parte la biancheria del letto per metterla ai suoi se fossero ammalati. Per fortuna, perché se non fosse stato così non avrei potuto entrare subito, date le condizioni della mia famiglia: la mamma gravissima, il fratello malato da quattro anni, due sorelline piccole, una sorella sempre in ufficio, io sola a casa a curare gli ammalati e lavorare da sarta per guadagnare qualcosa.
Venti giorni prima di cominciare l’Opera mi giunge un biglietto piccolissimo dove il Padre mi invitava a prepararmi a partire per Sale. Esposi le mie difficoltà e l’impossibilità di rispondere alla chiamata… sarei andata in un secondo tempo.
La risposta è stata questa: “Non vuoi venire? Stai pure! Gesù, Gesù, quante grazie lasci a chi prende il tuo posto! Vieni: il tuo sacrificio farà guarire la mamma!”.
Feci vedere il biglietto alla mamma e siccome la fiducia per Don Boccio era grandissima, mi disse: “Lo dice Don Boccio, lo dice il Signore!”.
Veramente il Signore ha benedetto non solo la mamma, che cominciò a migliorare, ma ad una ad una le cose andarono a posto.

Madre Pierina Leoni